venerdì 4 novembre 2022

Foscarini, festeggia i 30 Anni di Orbital

Era il 1992 quando Orbital - la lampada-scultura che sconvolgeva gli stereotipi dell’illuminazione dell’epoca - inaugurava la collaborazione tra Foscarini e Ferruccio Laviani. Che, nata da un’affinità elettiva, si è sviluppata per tre decenni come un percorso di crescita comune. 

Simbolo indiscusso della progettualità libera di Foscarini, azienda senza fabbrica e per questo slegata da ogni vincolo produttivo, Orbital ne ha segnato l’apertura verso altri materiali oltre al vetro muranese. Oggi considerata un classico del design d'autore, è tra gli oggetti consacrati sulla serie di francobolli Design Italiano editi da Poste Italiane nel 2001.

Un sodalizio duraturo costruito sulla fiducia creativa: insieme, Foscarini e Laviani hanno esplorato cammini progettuali nuovi - come quello delle lampade-scultura, molte delle quali ancora oggi best-seller del marchio - e indagato una grande pluralità di linguaggi espressivi: nel product design come nella realizzazione di interni (per fiere, showroom e installazioni).

Per cultura, formazione e personalità, l’azienda sa che l’indipendenza creativa è il modo migliore di ottenere il massimo da una collaborazione progettuale, per entrambe le parti - dice Laviani - Ed è felice di darla, se un progettista si guadagna la sua fiducia”. Nel caso di Laviani, questa fiducia è arrivata proprio con Orbital. “Orbital è stata una scommessa”, ricorda. “Non era per niente scontato che una lampada dall’estetica così connotata sarebbe piaciuta. Né che sarebbe sopravvissuta alla prova del tempo. Invece è successo e da quel momento la nostra collaborazione è diventata una ricerca continua di progetti in grado di esplorare nuove modalità di produrre racconti, stili, atmosfere”.

Per noi Orbital è uno statement, una dichiarazione d'intenti - spiega Carlo Urbinati, presidente e fondatore di Foscarini - Con Orbital abbiamo abbandonato per la prima volta il vetro soffiato di Murano, abbracciando il pensiero che oggi ci porta a gestire più di venti tecnologie diverse. Quando sviluppiamo una nuova idea, non partiamo mai dalla scelta del materiale, ma cerchiamo sempre quello più adatto per quel preciso progetto. Una progettualità totalmente libera, che ci siamo regalati scegliendo di essere un’azienda senza fabbrica, slegandoci così da ogni vincolo produttivo, per lasciare spazio alle idee.” 

Per maggiori informazioni: www.foscarini.com