Ridurre
la propria impronta ecologica non basta a Sgambaro:
lo storico pastificio Veneto punta a fare della responsabilità
ambientale uno dei pilastri della propria strategia di Business e
intraprende un percorso di 10 Anni per diventare entro il 2030
“organizzazione climate positive”, impegnata cioè a “lasciare
il mondo migliore di come l’ha trovato”.
Una pasta dall’anima Green
L’ambizioso
progetto apre un nuovo capitolo per l’azienda Trevigiana che già
lavora con un approccio volto a ridurre le emissioni di CO2. Da oltre
20 Anni Sgambaro si rifornisce solo di grano duro 100% italiano: una
decisione che, oltre ad assicurare un diretto controllo di filiera,
elimina l’impatto dei trasporti Internazionali della materia prima.
L’integrazione del molino con il pastificio in un unico
stabilimento, alimentato con sola energia da fonti rinnovabili,
azzera gli spostamenti fra siti produttivi, mentre precisi accordi
con le società di logistica garantiscono consegne a carico pieno.
Dal
2011 Sgambaro è partner di WOWnature,
iniziativa che permette di crescere nuovi alberi nelle zone urbane e
in aree soggette a desertificazione o colpite da calamità naturali,
e di migliorare e sostenere le foreste esistenti. Il pastificio ha
partecipato alla creazione di 2,5 ettari di nuova foresta,
certificata FSC®, a Carmignano di Brenta (Padova).
Oggi Bosco
Limite ospita 2.300 alberi di 15 specie diverse, selezionate per
ricreare l’ambiente tipico della foresta della Pianura Padana.
Sgambaro ha inoltre adottato 600 ettari di boschi, tra le province di
Vicenza e Belluno, e contribuisce al progetto Blue Valley per la
tutela del prezioso ecosistema della Laguna Veneta.
Alzare
l’asticella per avere un impatto positivo sull’ambiente
L’esperienza
di Bosco Limite ha segnato l’avvio della collaborazione di Sgambaro
con ETIFOR, sfociata nel
progetto “The Climate Positive Pasta”.
ETIFOR è uno spin-off dell’Università di Padova e offre
servizi
di consulenza, ricerca e formazione per gestire e valorizzare le
risorse forestali e naturali. Affianca enti e aziende che non si
accontentano di ridurre al minimo le emissioni di CO2 e di
compensarne la produzione, arrivando così alla “climate
neutrality”, ma sono pronte ad alzare l’asticella e generare un
impatto positivo sull’ambiente, contrastando gli effetti di quella
che gli scienziati ormai definiscono “crisi climatica”.
Diventare
organizzazione climate positive è un processo impegnativo e richiede
un piano strutturato e di lungo periodo, con chiari step e obiettivi
da conseguire di anno in anno. ETIFOR ha sviluppato l’approccio
MARC che ottimizza ogni singola fase del percorso di responsabilità
ambientale. Il MARC si applica a tutti i processi dell’attività
aziendale e lungo il ciclo di vita del prodotto: ne misura gli
impatti in termini di anidride carbonica (Measure); individua le
azioni per evitarli o ridurli (Avoid); identifica i rischi climatici
e le pratiche per limitarli (Risks). ETIFOR supporta inoltre le
aziende nella selezione dei migliori progetti a cui aderire al fine
di catturare e stoccare maggiore CO2 di quanto emessa, mettendo a
disposizione i propri canali per dare visibilità agli obiettivi
raggiunti (Communicate).
Aiutare
la natura ad aiutarci contro la crisi climatica
“Per
misurare l’impronta ecologica dell’azienda abbiamo utilizzato il
metodo LCA - Life Cycle Assessment - che, oltre alla CO2,
considera anche altri impatti come l’uso delle risorse idriche o la
creazione di PM10 - spiega Lucio Brotto, Socio Fondatore di ETIFOR - Abbiamo stimato che per produrre e distribuire la propria pasta
Sgambaro genera ogni anno 4.500 tonnellate di anidride carbonica,
pari alle emissioni annuali di 900 cittadini italiani: un dato che
riflette le azioni virtuose intraprese dal pastificio negli ultimi
dieci anni e rappresenta un buon punto di partenza per il percorso
climate positive”.
Ridurre
le emissioni di anidride carbonica, ripensando strategie e processi
aziendali in ottica di responsabilità ambientale, è il primo passo
necessario per contrastare la crisi climatica e le sue conseguenze.
Quello successivo è prendersi cura delle foreste, crescendo nuove
piante o proteggendo i boschi adulti, per potenziale la capacità
della natura di sottrarre CO2 dall’atmosfera, “sfruttando” la
fotosintesi degli alberi che assorbe e fissa il carbonio. L’obiettivo
2020 di Sgambaro è catturare e conservare 2.500 tonnellate di CO2,
aderendo a tre progetti di WOWnature che verranno completati nella
seconda parte dell’anno: due di piantumazione di 1.000 alberi
presso il Parco
Nord di Milano e lungo la nuova Ciclovia
Treviso-Vicenza, e uno di miglioramento e ripristino delle
foreste di Enego
colpite dalla tempesta Vaia nel 2018.
“Da sempre abbiamo a cuore il benessere delle persone - commenta Pierantonio Sgambaro, presidente del pastificio veneto - Molte delle nostre scelte, come acquistare solo grano duro italiano di cui conosciamo l’origine o puntare sul biologico, vanno proprio in questa direzione. Il benessere delle persone è anche strettamente legato alla salute del nostro pianeta e come azienda sentiamo la responsabilità di fare la nostra parte, mettendo al centro di tutte le nostre decisioni l’ambiente”.
“Da sempre abbiamo a cuore il benessere delle persone - commenta Pierantonio Sgambaro, presidente del pastificio veneto - Molte delle nostre scelte, come acquistare solo grano duro italiano di cui conosciamo l’origine o puntare sul biologico, vanno proprio in questa direzione. Il benessere delle persone è anche strettamente legato alla salute del nostro pianeta e come azienda sentiamo la responsabilità di fare la nostra parte, mettendo al centro di tutte le nostre decisioni l’ambiente”.
Per
maggiori informazioni: www.sgambaro.it