giovedì 23 aprile 2020

Iosa Ghini Associati, realizzano la nuova area Gonars Nord

Gonars Nord, è la nuova area gestita da Chef Express (Gruppo Cremonini) è stata costruita ex novo, e fa parte delle quindici aree di servizio e rifornimento carburante dislocate lungo la rete di Autovie che saranno parzialmente o totalmente ristrutturate.

Un' ampio parcheggio, posteggio per i camion, pullman e camper, possibilità di monitorare l’automobile da Smartphone, offerta di ristorazione variegata, comfort per gli autotrasportatori, giochi per i bambini, aree recintate Pet Friendly: la nuova area di servizio di Gonars Nord soddisfa le esigenze di ogni tipo di viaggiatore. La progettazione architettonica del nuovo edificio è stata curata da Iosa Ghini Associati con una particolare attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale.


Un progetto e sostenibilità in linea con l’intervento di rigenerazione dell’area “Ponte di Novara”, il primo intervento architettonico di Iosa Ghini Associati per Chef Express (gruppo Cremonini) sulle aree autostradali. Anche l’area di servizio di Gonars Nord prevede l’uso del legno come rivestimento dell’involucro esterno: l’edificio, un prefabbricato in cemento armato di ultima generazione, è stato isolato e reso il più possibile coibente sia all’intero che all’esterno attraverso l’uso di un involucro costituito da doghe in legno microlamellare di abete, in grado di contenere i raggi solari, ridimensionando al minimo gli impianti di climatizzazione ed evitando gli sprechi. Materiale ecosostenibile per eccellenza, il legno svolge anche la funzione virtuosa di assorbitore di CO2 che non va in atmosfera, andando incontro alle politiche europee di salvaguardia del pianeta e controllo sui cambiamenti climatici; inoltre non ha bisogno di manutenzione, ed è l’unico materiale da costruzione rigenerabile.

In tutte le sua applicazioni del concept Chef Express, il rivestimento diventa un indicatore in grado di rendere immediata e visibile la filosofia del progetto, rendendolo facilmente riconoscibile. Massimo Iosa Ghini spiega “Il punto di partenza progettuale, che poi ha generato anche l’impatto visivo, è stato un ragionamento funzionale: migliorare la performance dell’edificio e ridefinire l’involucro esterno. Già che dobbiamo farlo, ci siamo detti, facciamolo in un certo modo: inseriamo uno schermo che aiuti d’estate e d’inverno a contenere il consumo energetico, ma con naturalità.”

Per Maggiori Informazioni: www.iosaghini.it