I
cammini sono una vera moda e coinvolgono sempre più turisti, per lo
più giovanissimi, che vogliono percorrere itinerari pedonali colmi
di avventure e scoprire patrimoni culturali dal valore inestimabile.
Le mete più gettonate? Paesaggi da sogno, fuori dal clamore delle città, dove il tempo sembra essersi fermato… la Via Spluga è quindi il cammino ideale in cui natura, arte e misticità sono in perfetta armonia. Laghi cristallini, prati verdeggianti, montagne possenti: ecco la Via Spluga, il percorso escursionistico a confine fra Svizzera e Italia, accessibile ogni anno fino a fine Ottobre, sulle orme dell’antico sentiero mercantile che collega la cittadina Svizzera di Thusis a quella Italiana di Chiavenna.
E’
un viaggio a piedi di 65 Km, alla scoperta di territori mozzafiato e
di popolazioni autoctone fra le quali figurano walser, grigionesi,
reto-romanci e lombardi. La Via Spluga rappresenta perfettamente il
binomio arte-fede grazie alle innumerevoli chiese e pievi cosparse
lungo il cammino, esempi concreti della vicinanza di queste terre
alla religione e oggi luoghi di visita per appassionati di arte e per
chiunque voglia scoprire la meravigliosa cultura delle Alpi Centrali.
Il
cammino comincia a Thusis (CH) in direzione della ViaMala, un
entusiasmante sentiero panoramico di saliscendi con un ponte sospeso
di 60 m, fino a giungere al borgo di Zillis, dove figura la chiesetta
di San Martino. L’edificio è noto per essere “La Cappella
Sistina delle Alpi” per via del soffitto romanico composto da 153
tavolette del XIII Secolo.
Si
continua il viaggio verso il punto più alto di tutto il percorso, il
famoso Passo dello Spluga a 2.115 m di altitudine. L’Italia dà il
benvenuto al turista e il paesaggio alpino è costellato di laghetti
cristallini e verdi prati: pace e libertà pervadono il cuore - e
l’animo - del viaggiatore. A Montespluga, primo borgo abitato
italiano, è da ammirare la chiesetta in stile neoclassico dedicata a
San Francesco, costruita nel 1825 in onore dell’imperatore Austriaco Francesco I.
In
direzione sud, si incontra la famosa Gola del Cardinello, una
palestra a cielo aperto tra grotte, anfratti e fantastici scorci,
prima di poter giungere alla chiesa dei SS. Martino e Giorgio in
località Isola, gioiello del XV Secolo dove ammirare i bassorilievi
sulle pareti esterne raffiguranti la Via Crucis. All’interno del
MUVIS a Campodolcino - Museo della Via Spluga e della Val San
Giacomo - è perfettamente conservata una cappella del 1700
dedicata a S. Antonio da Padova e alla Madonna del Buon Consiglio.
Punto
focale del viaggio è sicuramente il Santuario della Madonna di
Gallivaggio, costruito nel castagneto dove si narra che, nel 1492,
fosse apparsa la Madonna. Il Santuario fu consacrato nel 1615 e
l’intera struttura presenta scene dedicate alla Vergine realizzate
da celebri artisti come Paolo Camillo Landriani detto Il Duchino.
Poco
distante da Gallivaggio, nella località di San Giacomo Filippo, la
pieve dedicata all’eremita valchiavennasco Guglielmo (santificato
alla fine del 1200), stupisce i visitatori per la sua singolare
bellezza. Tappe imperdibili giunti a Chiavenna sono la chiesa barocca
di Santa Marta e la chiesa di Loreto, eretta sul pendio a vigneto
delle Alpi Retiche la cui vista è insuperabile.
L’itinerario
escursionistico della Via Spluga è indicato proprio per chi ama il
trekking e la montagna, particolarità per cui bisogna avere una
buona prestanza fisica e un equipaggiamento adeguato. Inoltre,
proprio grazie alla pratica App disponibile per iOS e Andriod, il
cammino è reso più interattivo grazie a immagini, mappe e
informazioni utili per porter affrontare il viaggio.
Per
maggiori informazioni: www.viaspluga.com