sabato 22 ottobre 2011

La Champagne: E lo sviluppo sostenibile con i Mercati in crescita

La Champagne ha cominciato a ridurre il suo impatto ambientale; tra il 2003 e il 2010, le sue emissioni di CO2 hanno avuto una diminuzione del 5% proprio grazie al piano che è stato adottato da ben 15.000 Viticoltori e anche da 300 Maison della stessa filiera.

L’obiettivo del Comité Champagne è oggi di arrivare a una riduzione del 25% entro il 2020” ha annunciato Thibaut Le Mailloux, Direttore della comunicazione del Comité, oggi in Italia in occasione della Giornata Champagne presso l’Hotel Principe di Savoia a Milano.

Il piano per lo sviluppo sostenibile, ha così portato in 15 anni a un a riduzione del 50% dell’impiego di prodotti foto sanitari, tanto da far si che la metà dei prodotti usati nei vigneti della Champagne sono autorizzati in agricoltura biologica, con ben 9.000 Ettari, che sono prodotti dalla tecnica della confusione sessuale, la Champagne e una delle regioni leader in Europa con l’uso della metodologia.

Per poter proteggere le risorse idriche, grazie a un investimento di ben 40 Milioni di Euro in 10 anni, la Champagne oggi tratta e valorizza il 95% delle acque reflue che vengono impiegate in viticoltura e vuole raggiungere l’obbiettivo del 100% entro il 2012; i consumi dell’acqua della Champagne sono 8 volte inferiori alla media della stessa agricoltura francese.

Il 90% dei rifiuti che arrivano dalle industrie sono trattati e anche valorizzati, inoltre il piano Anaxagore, che verrà lanciato ad Ottobre, andrà a valorizzare le risorse agricole, con l’obbiettivo di sostituire input chimici e combustibili fossili con dei sottoprodotti dei vigneti e anche delle lavorazioni delle stesse uve.

La Champagne viticola, va ad estendersi su 34.000 Ettari nell’omonima regione Francese, ha spedito ben 319 bottiglie in tutto il mondo con un valore di 4 Miliardi di Euro nell’anno scorso; gli ultimi dati su queste spedizioni di Champagne hanno confermato una tendenza positiva. Nei primi sette mesi di questo anno sono state spedite ben 142,2 milioni di bottiglie in tutto il mondo, con una crescita del 4% rispetto allo scorso anno. È decisamente significativa la crescita che si è avuta nei pesi terzi, che hanno registrato un aumento del 17,3% malgrado la congiuntura economica decisamente incerta, l’Italia è il quinto mercato per lo Champagne, con un valore di 7,2 milioni di bottiglie nello scorso anno; alla fine di maggio è stata evidenziata una crescita delle importazioni del 3,9% rispetto al 2010.

La giornata Champagne, con i suoi 54 Marchi e più di 150 Curvée, in degustazioni tra brut, millesimati e anche rosé, va a confermarsi una delle più grandi degustazioni di Champagne in Italia e la seconda del mondo.  Una giornata che è stata rivolta ai professionisti di questo settore e anche della degustazione, si è svolto a Milano all’Hotel Principe di Savoia, il centro Champagne va a rappresentare nel nostro paese il Comité Champagne, con sede a Epernay, il quale va a riunire le varie maison e i viticoltori della Champagne; la missione del Centro in Italia va a focalizzarsi proprio sulla protezione e anche sulla promozione della denominazione Champagne sul mercato Italiano.

Datu: La filiera dello Champagne

34 000 ettari

280 000 parcelle

15 000 viticoltori

150 cooperative

300 maison

15 000 lavoratori

319 milioni di bottiglie (2010)

4 miliardi di euro di giro d’affari (2010)

DATI: gli italiani e lo Champagne

7.183.113 le bottiglie spedite verso l'Italia nel 2010

6° la posizione dell’Italia nella classifica mondiale dell’export a volume

7% la percentuale di Champagne millesimati sul totale delle spedizioni

6% la percentuale di Cuvée Speciali sul totale delle spedizioni

466 i marchi presenti sul mercato italiano

85% la quota di mercato delle Maison

15% la quota di mercato di récoltants e cooperative

Per maggiori informazioni: www.champagne.it - www.civc.fr