Arte Fiera riapre le porte dal 13 al 15 Maggio 2022, animata da uno spirito di ripresa e anche dal grande desiderio di poter ritrovare in presenza gli operatori e il pubblico dell’arte, dopo la decisione di rimandare la tradizionale edizione di fine gennaio a causa della pandemia.
Terza edizione fisica sotto la direzione artistica di Simone Menegoi - quella del 2021 è stata sostituita dal progetto culturale online Playlist - Arte Fiera 2022 ripropone i punti di forza della formula messa a punto nelle due edizioni precedenti, puntando con decisione alla qualità espositiva. “Dopo aver gestito in modo responsabile e trasparente gli effetti della crisi pandemica - dichiara Menegoi - Arte Fiera si ripresenta a testa alta: con una selezione di gallerie senza cedimenti qualitativi, e che si arricchisce anzi di alcune interessanti new entry; con allestimenti rinnovati; con un percorso di visita più razionale ed efficiente”.L’ossatura della fiera va a consolidarsi in questa edizione, con tre sezioni curate e su invito che affiancano la Main Section per approfondire altrettanti ambiti importanti per l’identità della fiera: l’arte moderna e del dopoguerra storicizzato (Focus), la pittura del nuovo millennio (Pittura XXI), la fotografia e il video (Fotografia e immagini in movimento).
La selezione mirata di gallerie si unisce a un approccio che punta a dare spazio alle poetiche individuali, con l’esplicito invito rivolto agli espositori di presentare un numero limitato di artisti. Come in passato, inoltre, sono state incoraggiate le proposte monografiche, tanto per gli artisti storicizzati quanto per le ultime generazioni. Gli stand monografici - 35, circa un quarto del totale - costituiscono anche nel 2022 una presenza significativa.
Quanto agli obiettivi di fondo, la più longeva fiera d’arte italiana (è stata fondata nel 1974) rimane fedele alla propria vocazione: essere la manifestazione di riferimento per le gallerie italiane e per l’arte italiana del XX e XXI Secolo. Come nel 2020, la fiera avrà luogo nei padiglioni 15 e 18, dedicati rispettivamente al contemporaneo e all’arte del XX Secolo, ma con un nuovo percorso di accesso che permetterà di scegliere liberamente quale padiglione visitare per primo.
Nuovo anche l’allestimento degli stand, più elegante e curato, che delinea la scelta di BolognaFiere di investire nella manifestazione per accrescerne la qualità, senza far ricadere il costo sulle gallerie. Mercedes-Benz Stefauto è automotive partner di Arte Fiera 2022
SEZIONI E GALLERIE
Sono
143 le gallerie che parteciperanno ad Arte Fiera 2022, la lista
completa è disponibile al link: www.artefiera.it/artefiera/elenco-gallerie
A seguire una breve sintesi sui contenuti delle singole sezioni con i relativi partecipanti.
La Main Section spazia dal Moderno e dall’arte postbellica, storici punti di forza della manifestazione, fino al contemporaneo di ricerca, con un forte accento sull’arte italiana. Incoraggia gli stand monografici e le proposte curatoriali concentrate su un movimento, una tendenza, un periodo dell’arte del XX Secolo. Introdotta nel 2020, Focus è una sezione che si rivolge al moderno e al dopoguerra storicizzato. Il suo contenuto cambia di anno in anno: è il curatore invitato a scegliere il periodo, la tendenza, il movimento artistico su cui concentrarsi. L’edizione 2022 della sezione sarà a cura dello storico dell’arte, critico e curatore Marco Meneguzzo e avrà per oggetto la cosiddetta “arte esatta” (che comprende arte cinetica, arte programmata e esperienze affini) tra fine anni Cinquanta e anni Settanta, con particolare attenzione alla scena italiana. Pittura XXI, a cura del critico e curatore indipendente Davide Ferri, giunta alla sua terza edizione, è una proposta inedita per le fiere, non solo in Italia: una panoramica della pittura del nuovo millennio, italiana e internazionale, che spazia dai talenti emergenti agli artisti mid-career che ha riscontrato nelle scorse edizioni un grande consenso di addetti ai lavori e pubblico. Per la prima volta una fiera dedica una sezione specializzata al medium artistico più tradizionale, tornato negli ultimi anni al centro dell’attenzione della critica, delle istituzioni e del mercato. Infine Fotografia e immagini in movimento, a cura della piattaforma Fantom (rappresentata da Selva Barni, Benedetta Pomini, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot), affronta il medium fotografico da una prospettiva decisamente attuale: include a pieno titolo il video, ed è aperta al dialogo fra fotografia e altri media. Alla sua terza edizione, è ormai un appuntamento fisso in Italia per collezionisti e appassionati.
PUBLIC PROGRAM
Arte Fiera propone per
il 2022 un ricco palinsesto di contenuti trasversali, con alcuni dei
nomi più interessanti dello scenario artistico italiano
contemporaneo. L’offerta del public program spazia tra i generi
espressivi e offre agli addetti ai lavori e al grande pubblico un
significativo spaccato dello stato dell’arte del nostro Paese.
A partire dal 2019 - l’inizio del mandato di Simone Menegoi come direttore artistico - Arte Fiera commissiona ad ogni edizione a un artista italiano affermato un’opera inedita, di grandi dimensioni o comunque ambiziosa, da presentare al pubblico negli spazi della fiera stessa. L’artista invitata in occasione di Arte Fiera 2022 - facendo seguito a Flavio Favelli, Eva Marisaldi, Stefano Arienti - è Liliana Moro (Milano, 1961). Artista tra le più originali emerse nel nostro Paese dalla fine degli anni Ottanta, Moro tende a sfuggire a facili classificazioni: se è vero che presenta tematiche, formule espressive e materiali ricorrenti - dai riferimenti al gioco ai modelli in scala, fino alla recente produzione in ceramica - il suo lavoro resiste comunque, a trent’anni e oltre dall’esordio, alla tentazione dello stereotipo, sfidando lo spettatore a un confronto con l’opera senza pregiudizi.
Per rispondere alla commissione di Arte Fiera, Moro ha scelto un materiale inconsueto, ma a cui ricorre regolarmente fin dagli anni Novanta: il suono. Concentrandosi su un tratto del percorso che collega l’Ingresso Nord ai padiglioni di Arte Fiera - tre lunghi corridoi dotati di tapis roulant, del genere che si trova comunemente in aeroporti e metropolitane - Moro ha concepito una sorta di grande scultura sonora, elaborata a partire dalla sua stessa voce, di cui i visitatori faranno esperienza nel loro transito verso, e da, i padiglioni.
Giunge alla terza edizione il progetto Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), riconosciuta a livello internazionale per il suo sguardo interdisciplinare sulle culture contemporanee, con particolare attenzione alle live arts, un ambito espressivo che caratterizza la scena artistica di Bologna fin dagli anni Settanta.
Quattro gli interventi in programma, di artisti italiani per nascita o adozione.
• Jacopo Benassi (1970), fotografo, artista e perfomer noto per la crudezza del suo linguaggio, propone Unisex, un intervento in uno spazio inatteso: le toilette dell’area Infopoint della fiera. L’artista farà gli onori di casa nelle stanze comuni dei bagni, proseguendo una nuova e inclusiva pratica espositiva che si rifà al live shooting.
• Invernomuto (Simone Bertuzzi, 1983 e Simone Trabucchi, 1982), presenta Vernascacadabra, una performance immateriale e radiofonica che aggiunge un nuovo tassello all’indagine vernacolare e sulle subculture che caratterizza il lavoro del duo. L’intervento si appoggia al sistema di amplificazione dei padiglioni della fiera, da cui Invernomuto trasmetterà una serie di composizioni per ocarina, annunciate e diffuse quotidianamente.
• Muna Mussie (1978), artista eritrea di base a Bologna, mette in scena Persona, un incontro tra l’artista e chi lo vorrà mediato dalla pratica del cucito, in cui la lingua è spazio politico-affettivo: Mussie sfida il visitatore della fiera a farsi ricamare su uno dei capi che indossa il proprio peggior difetto.
• Luca Trevisani (1979) presenta Ai piedi del pane, intervento inedito al crocevia tra l’attività performativa e la scultura metamorfica e biologica: opere da indossare, scarpe con suole di pane innestate su tomaie preesistenti, bassorilievi da portare a spasso per gli spazi di Arte Fiera. Un gesto di archeologia culturale che sfida con ironia le nostre gerarchie di valori materiali.
Una componente molto significativa del public program è la sezione Talk, che nel 2022 si ribattezza Book Talk e si concentra esclusivamente sulle presentazioni di libri di recente pubblicazione. Molte le presentazioni quotidiane che si susseguono nei tre giorni della manifestazione.
Segnaliamo qui alcuni highlight, mentre il programma day by day sarà presto disponibile sul sito: www.artefiera.it.
• Liliana Moro, artista invitata da Arte Fiera per l’edizione del 2022, presenta il volume Ascolto (Di Paolo Edizioni) in dialogo con la curatrice del libro Cecilia Casorati e il gallerista Mario Pieroni. Il libro, uscito nel 2021, si concentra esclusivamente sul lavoro dell’artista con il suono.
• Gianfranco Maraniello, curatore, insieme ad Alberto Salvadori e Vincenzo Trione, del volume sulla scena italiana contemporanea Aria Italiana (Mousse Publishing, 2021) introduce il libro insieme a uno degli artisti inclusi, Massimo Kaufmann, affrontandolo in una partita a scacchi su una scacchiera-opera multicolore creata dallo stesso Kaufmann. Per Aria Italiana, volume commissionato dal Ministero degli Esteri, si tratta della prima presentazione pubblica.
• Marco Meneguzzo, curatore della sezione Focus, dedicata quest’anno agli approcci razionali alla creazione artistica fra anni ’50 e ’70 modera una discussione sul passato, il presente e il possibile futuro dell’arte cinetica e programmata tra Domenico Quaranta e Valentino Catricalà (autori di Sopravvivenza programmata. Etiche e pratiche di conservazione, dall’arte cinetica alla Net Art, Edizioni Kappabit, 2020), e Lucilla Meloni (autrice di Le ragioni del gruppo. Un percorso tra gruppi, collettivi, sigle, comunità nell'arte in Italia dal 1945 al 2000, Postmediabooks, 2020)
• Laura Cherubini, curatrice di Focus nel 2020, parlerà con Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma, del proprio volume Controcorrente. I grandi solitari dell'arte italiana. Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Luciano Fabro, Fabio Mauri, Vettor Pisani, Marisa Merz (Marinotti, 2020).
BPER Banca sostiene ed è partner delle visite guidate e del programma Book Talk.
Premio ANGAMC
Il Premio ANGAMC,
istituito nel 2017, è l’unico riconoscimento italiano che
valorizza il ruolo e la carriera di un gallerista affiliato
all’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e
Contemporanea distintosi nel panorama nazionale per meriti umani e
professionali. Il riconoscimento è stato negli anni attribuito alla
carriera dei galleristi Carla Pellegrini (Galleria Milano, Milano),
Giorgio Marconi (Studio Marconi / Galleria Gió Marconi, Milano),
Pasquale Ribuffo (Galleria De’ Foscherari, Bologna) e Roberto
Casamonti (Tornabuoni Arte, Firenze, Milano, Parigi, Crans Montana,
Forte dei Marmi), con un sentito ricordo di Ginevra Grigolo (Galleria
Studio G7, Bologna). Con il ritorno in presenza di Arte Fiera
Bologna, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e
Contemporanea, presieduta da Mauro Stefanini, attribuirà il Premio
ANGAMC 2021, sospeso a causa dell’emergenza sanitaria.
Premio Arte e Progetto
di Jacobacci & Partners
Giunto alla seconda
edizione, il Premio Arte e Progetto di Jacobacci & Partners si
configura come riconoscimento rivolto al progetto culturale di una
galleria fra quelle partecipanti ad Arte Fiera 2022, con l’intento
di premiarne l’idea e la progettualità portate avanti anche
attraverso la proposta espositiva presentata in fiera. I parametri in
base ai quali il premio verrà conferito dalla giuria composta da
Elena Re, Luca Lo Pinto, Giorgio Fasol sono dunque l’impegno
culturale, la coerenza, ma al tempo stesso la freschezza di un’idea
che dall’attività quotidiana svolta in galleria si proietta nel
contesto di Arte Fiera. In occasione dei 150 anni della Jacobacci &
Partners, una delle principali realtà europee nella tutela della
proprietà intellettuale, i festeggiamenti di questo importante
anniversario si aprono proprio a Bologna.
Premio BMPS Collection
Il Premio BMPS
Collection si rivolge alla pittura, un medium che negli ultimi anni è
tornato al centro del dibattito critico e dell’attenzione del
mercato, e consiste nell’acquisizione di un’opera per la
collezione, scelta fra quelle presentate nella sezione Pittura XXI di
Arte Fiera. BMPS Collection nasce dalla passione condivisa per l’arte
di un gruppo di collezionisti privati che da due anni hanno deciso di
affiancare alla loro collezione di opere, perlopiù databili tra gli
anni Cinquanta e Settanta del XX secolo, una collezione di pittura di
giovani artisti. I collezionisti di BMPS Collection intendono riunire
una consistente raccolta, così da promuovere e valorizzare il lavoro
di giovani autori, sostenendo direttamente iniziative ed eventi che
li vedranno coinvolti presso sedi istituzionali. BMPS Collection
viene rappresentata da Stefano Pirrone, Wealth Advisor di Banca
Mediolanum, già socio della collezione.
Premio Osvaldo Licini
by Fainplast
Il Premio Osvaldo
Licini by Fainplast nasce da un’idea dell’associazione Arte
Contemporanea Picena, in collaborazione e con il contributo del
Comune di Ascoli Piceno e del gruppo Fainplast: un’istituzione,
un’associazione e un mecenate privato uniti per omaggiare un
maestro del ’900. Il premio è dedicato alla pittura italiana e si
caratterizza per non avere una giuria interna. 34 professionisti
dell’arte contemporanea sono stati invitati a indicare il nome di
un artista che a loro giudizio si sia distinto per il proprio lavoro
o che abbia alle spalle una carriera importante, di nazionalità
italiana, essenzialmente pittorico, che non superi i 64 anni (gli
anni di Osvaldo Licini alla sua morte) e abbia partecipato almeno a
una grande mostra in Italia o all’estero. L’artista vincitore del
premio 2021, scelto tra quattro finalisti, è Marco Neri. Per
l’edizione del 2022 uno dei quattro finalisti del Premio Osvaldo
Licini by Fainplast verrà scelto ad Arte Fiera, nella sezione
Pittura XXI, da una giuria che vede un giurato direttamente espresso
dall’Associazione Arte Contemporanea Picena affiancato da due
professionisti dell’arte contemporanea
Premio Rotary
Il Premio Rotary, che
nel 2022 festeggia la sua decima edizione, si propone di premiare
l’installazione più creativa presentata ad Arte Fiera 2022, sia
essa l’opera di un artista o l’allestimento complessivo di uno
stand. Per celebrare il decennale, l’entità del montepremi sarà
raddoppiata e il premio vede la partecipazione di tutti i Club Rotary
di Bologna riuniti nel Gruppo Rotary Felsineo, del Rotary
International Distretto 2072° Emilia Romagna e Repubblica di San
Marino, del Rotaract Bologna e della Libera Accademia di Studi
Caravaggeschi “Francesco Maria Cardinal del Monte” ente di
ricerca. Inoltre la giuria vede il ritorno di due esperti che
contribuirono alla nascita del premio, Silvia Grandi e Silvia
Evangelisti. Nel dettaglio, il premio si compone di diversi
riconoscimenti, quali il Premio Rotary alla galleria, il Premio
speciale Rotaract Bologna, il Premio speciale Andrea Sapone Rotary
Club Bologna Valle del Samoggia in memoria di Andrea Sapone.
Premio The
collectors.chain di Art Defender
The collectors.chain è
il primo premio italiano per la fotografia assegnato da una giuria
composta prevalentemente da collezionisti. Destinato alla sezione
"Fotografia e immagini in movimento" di Arte Fiera, il
premio nasce dallo speciale rapporto con la fotografia di Art
Defender, l’unica società in Italia a offrire servizi integrati
per l’art collection management, che negli anni ha consolidato la
propria expertise nella conservazione, gestione, digitalizzazione di
fondi fotografici, lavorando al fianco di importanti istituzioni
pubbliche e fondazioni private, avvalendosi delle più innovative
tecnologie e collaborando con i massimi esperti del settore.The
collectors.chain nasce a febbraio 2021 come community che connette le
voci più autorevoli del collezionismo, per alimentare le relazioni,
il confronto e il dialogo tra le molteplici identità dell’essere
collezionista, traducendo in progetti l’idea che sta alla base del
modello d’impresa di Art Defender stessa: quella di piattaforma
che aggrega collezionisti e operatori del settore accomunati dalla
passione per l’arte.
Trust per l’Arte
Contemporanea
L’edizione del 2022
vede l’ingresso ad Arte Fiera del Trust per l’Arte Contemporanea.
Istituito nel 2020 da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna,
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e BolognaFiere, il Trust
costituisce e gestisce un fondo dedicato all’arte contemporanea
rappresentato dalle risorse messe a disposizione dai tre soggetti che
lo hanno costituito e da ulteriori donatori che intendono impegnarsi
direttamente per sostenere e valorizzare i suoi scopi. Scopo generale
del Trust è quello di contribuire al posizionamento della città di
Bologna come una delle capitali del contemporaneo rafforzando, in
questo caso, il ruolo di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e
dell'Area Arte Moderna e Contemporanea dell'Istituzione Bologna
Musei. Uno degli obiettivi specifici del Trust è l’ampliamento
delle collezioni pubbliche bolognesi di arte italiana dagli anni ’50
ad oggi; ad Arte Fiera, affidandosi a una giuria di esperti, il
Trust investirà 30mila euro per acquisire una o più opere
appartenenti a questo ambito.
ART CITY BOLOGNA
Dal 7 al 15 Maggio
2022 la decima edizione di ART CITY Bologna, il programma
istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal
Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere torna ad
animare, in anticipo e in parallelo ad Arte Fiera, il periodo più
vivace per l'arte contemporanea in città. Coordinato dall’Area
Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei sotto
la direzione artistica di Lorenzo Balbi, il programma conferma il
format già sperimentato nelle ultime tre edizioni, con un main
program articolato in uno special project e in una serie di progetti
curatoriali che presentano le più diverse pratiche artistiche
contemporanee. Il calendario spazia inoltre tra le proposte di musei,
fondazioni, spazi istituzionali, Associazione Gallerie Bologna
(Confcommercio Ascom Bologna), spazi espositivi e gallerie
indipendenti della città
Ad affiancare i nove main projects - affidati ad artisti emergenti come Benni Bosetto, Kipras Dubauskas, Mattia Pajè, Emilia Tapprest, nomi più consolidati come Andreas Angelidakis, Giulia Niccolai e Italo Zuffi, e artisti internazionali come Carlos Garaicoa e Pedro Neves Marques - alta è l'attesa per lo special project del 2022: l'intervento di Tino Sehgal curato da Lorenzo Balbi e concepito appositamente per Piazza Maggiore.
Non mancherà, infine, uno degli appuntamenti più amati dal pubblico: la ART CITY White Night. Sabato 14 Maggio apertura straordinaria fino alle ore 24 di numerose sedi del circuito ART CITY Bologna, oltre che di gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi.
Per maggiori informazioni: www.arteinfiera.it