Con
i suoi 1816 metri di altezza, Livigno è senza dubbio il punto di
partenza privilegiato per professionisti e per chi ama raggiungere le
vette e le cime delle Alpi Italiane che circondano il Piccolo Tibet.
Di queste ben 22, nell’area tra Valtellina e Svizzera, raggiungono
un’altezza superiore ai 3000 metri e 10 sono quelle considerate da
sempre le più rappresentative di Livigno: Monte Vago, Piz da Rin,
Cima Fopel, Piz Cotschen, Cima Cavalli, Monte Breva, Piz Paradisin,
Corno di Capra, Pizzo Filone e Monte Garrone.
Per poter rendere omaggio alla bellezza di questo paesaggio che abbraccia il Piccolo Tibet, Venerdì 11, Sabato 12 e Domenica 13 settembre Livigno ospita per la sua terza edizione il Festival della Montagna, un long weekend nato con l’intento di parlare della montagna tramite varie sfumature, dedicato interamente al paesaggio montano e, nello specifico, a quello che da sempre emoziona livignaschi e visitatori.
Ad
aprire il festival, venerdì 11 Settembre alle ore 21.00 presso la
Sala Consiliare del Comune di Livigno, sarà l’incontro “La
fragilità delle nostre valli”, tenuto dal geologo Simone Angeloni
e organizzato dal MUS! Il Museo di Livigno e Trepalle: attraverso
ricerche documentarie e analisi morfologiche del territorio, lo
studioso racconterà le frane “storiche” che hanno colpito e
interessato negli anni la Valtellina, terra forte e fragile allo
stesso tempo.
La
tre giorni continua nella serata di sabato 12 Settembre: alle ore
21.00, sempre presso la Sala Consiliare del Comune di Livigno, la
Biblioteca Comunale ospita l’autore Serafino Ripamonti, che ha
scelto proprio il Festival della Montagna per presentare il suo libro
“I ragni di Lecco. Una storia per immagini”, edito da Rizzoli.
Sarà
infine Domenica 13 la giornata in cui tutti saranno a chiamati a
vivere da vicino la loro esperienza con la montagna, omaggiando le 10
cime più rappresentative di Livigno: anche quest’anno nell’ambito
del Festival si tiene infatti l’evento “I Nös 3000”, che tra
tutti più celebra la cornice alpina che circonda il Piccolo Tibet.
Divisi
in piccoli gruppi, a seconda della vetta da raggiungere, i
partecipanti inizieranno la loro salita verso la cima delle montagne
e continueranno fino a raggiungere quasi nello stesso momento i 3000
metri. Ad accompagnare i partecipanti nel loro viaggio saranno anche
quest’anno le guide alpine e gli amici del CAI, che come vuole la
tradizione una volta in cima poseranno nelle apposite nicchie i libri
che custodiscono i pensieri e i racconti di montagna di chi arriva
fin lassù. Non c’è bisogno di essere esperti o professionisti:
grazie all’altezza di 1816 metri che già il centro del paese offre
come punto di partenza, i 3000 metri diventano accessibili davvero a
tutti: chiunque, scegliendo il giusto percorso, potrà raggiungere le
vette delle Alpi che circondano Livigno.
Sarà
possibile partecipare agli incontri e a “I Nös 3000” solo previa
prenotazione e, secondo la normativa vigente anti Covid-19, il numero
dei posti per i singoli appuntamenti sarà limitato.
Per
maggiori informazioni: www.livigno.eu