Inaugurata
la mostra “Cows by the Water” presso il Palazzo Grassi di Venezia
di Albert Oehlen
(1954,
Krefeld,
Germania)
nell’ambito
del
programma
delle
monografie
di artisti
contemporanei - inaugurato
a Palazzo
Grassi
nell’aprile
2012 con
Urs Fischer
e
proseguito
con Rudolf
Stingel,
Irving
Penn,
Martial
Raysse,
Sigmar
Polke e
Damien
Hirst - alternate a
esposizioni tematiche
della
Pinault
Collection.
La mostra a cura di Caroline Bourgeois, ripercorre il lungo percorso dell' artista con un' esposizione di 80 opere dalle più note a quelle meno conosciute, dagli Anni‘ 80 a oggi, provenienti dalla Pinault Collection e da importanti collezioni private e musei Internazionali. Il percorso espositivo è stato concepito insieme all’artista appositamente per gli spazi di Palazzo Grassi, non segue un ordine cronologico ma un ritmo sincopato tra i diversi generi, a voler rappresentare il ruolo della musica nella produzione di Albert Oehlen, metafora del suo metodo di lavoro dove contaminazione e ritmo, improvvisazione e ripetizione, densità e armonia dei suoni, diventano gesti pittorici.
Pur
rifiutandosi
di
appartenere
a una
corrente o
a un
movimento
artistico
specifico,
Albert
Oehlen si
è
affermato
come uno
dei
protagonisti
della
pittura
contemporanea
grazie a
una ricerca
in continua
evoluzione
dedicata al
superamento
dei limiti
formali e
alle
sperimentazioni,
più che
al soggetto
dell’opera.
“Albert
Oehlen è
un artista
che ama
perseverare.
Se i
temi
ritornano è
per
approfondire,
testare il
suo lavoro,
riprenderlo
per
metterlo in
discussione
e trattarlo
ogni volta
in modo
diverso - così Caroline
Bourgeois
descrive il
lavoro
dell’artista. Lo
storico
dell’arte
Jean-Pierre
Criqui
suggerisce
nel suo
testo in
catalogo,
di - vedere
le opere
di Albert
Oehlen come
territori.
In realtà,
l’impressione
di confine,
limite,
riorganizzaizione
è molto
frequente. La
legge
segreta mai
enunciata,
incessantemente
modificata
che
presiede a
queste creazioni
è quella
del
palinsesto,
della
sedimentazione,
degli
strati
sovrapposti,
molto
spesso
anche
dell’interferenza.”
La
mostra a
Palazzo
Grassi è
la più
grande
monografica
dedicata in
Italia ad
Albert
Oehlen, già
protagonista di
importanti
esposizioni
in tutto
il Mondo tra
le altre
al Museo
Nacional de
Bellas Artes
di L’Avana
nel 2017,
al
Cleveland
Museum of
Art nel
2016, al
New Museum
di New
York e
alla Kunsthalle
Zürich nel
2015, al
Kunstmuseum
di Bonn
nel 2012
e al
Musée
d’Art
Moderne de
la Ville
de Paris nel
2009.
La
mostra è
accompagnata
da eventi
collaterali
tra cui
un incontro
tra
Jean-Pierre
Criqui e
Mark Godfrey,
e i
concerti di
Steamboat
Switzerland
Trio e
Ken
Vandermark
& Paal
Nilssen
Love duo.