Nel
1963, al Guggenheim Museum fu allestita l’esposizione Six
Painters and The Object:
nasceva la Pop Art Americana e tra quei sei pittori c’erano artisti
come Jim Dine, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e James Rosenquist.
A un
anno dalla scomparsa, proprio a quest’ultimo è dedicata James
Rosenquist. Opere su carta/Works on Paper,
mostra organizzata dal Comune di Udine Civici Musei e dall’ERPaC,
Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, che vuole ricostruire le
tappe salienti del suo percorso artistico, focalizzando nello
specifico la sua ampia produzione su carta.
L’esposizione
è stata inaugurata a Casa Cavazzini (Udine)
alla presenza della moglie dell’artista, Mimi Thompson, e della
figlia, Lily, a Udine per l’occasione. Fino al 17 Giugno 2018, poi,
nelle sale del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine
potrete ammirare trentacinque opere dell’artista americano,
soprattutto incisioni, disegni e collages che arrivano per la maggior
parte da collezioni private statunitensi, che delineano l’evoluzione
della sua attività dagli inizi degli anni Sessanta, alle ultime
prove seguite all’incendio del suo studio avvenuto nel 2009:
l’esposizione permetterà così di ammirare lavori quali Spaghetti
& Grass o Dusting off Roses (entrambi del 1965) che
segnano gli esordi dell’artista nell’ambito della grafica d’arte,
passando attraverso capolavori significativi come la serie
litografica a colori dal titolo Speed of Light della fine
degli anni Novanta del secolo scorso, lungo un itinerario che
ricostruisce visivamente la carriera di Rosenquist, caratterizzato da
policromie aggressive e vistose e dalla passione per l’esasperazione
visiva dei dettagli di oggetti di uso quotidiano.
La
mostra è stata realizzata in partnership con illycaffè, che con
l'artista americano ebbe un rapporto privilegiato: fu Rosenquist,
infatti, a realizzare a metà degli Anni' 90 il logo per l’azienda
di Trieste che della collaborazione con i grandi maestri ha fatto un
tratto distintivo. In mostra sarà visibile anche il dipinto
realizzato da Rosenquist in omaggio a illycaffè da cui è stato
tratto il logo oggi noto in tutto il mondo.
James
Rosenquist (Grand Forks, 1933, New York, 2017) è considerato tra i
maggiori esponenti della Pop Art americana; prima di diventare
famoso, si era mantenuto dipingendo silos e serbatoi di benzina nelle
praterie dell'Iowa, del Wisconsin e del North Dakota e aveva poi
lavorato per un'agenzia commerciale dipingendo cartelloni
autostradali e pubblicitari.
Un’esperienza,
quella di cartellonista, che va ad influenzere molto la sua pittura
che si dispiega in dimensioni monumentali, in una successione di
immagini legate da associazioni più o meno comprensibili, a commento
e critica della società americana. Le radici visive del suo lavoro
affondano nella pubblicità e nella comunicazione di massa, nel modo
in cui esse restituiscono in maniera banale e stereotipata la realtà
quotidiana; a colpirlo è l’energia e la velocità espressiva che
promana dall’immaginario della pubblicità, di cui riscopre
l’aspetto fantastico e meraviglioso. Stilemi che riguardano sia la
pittura su tela, sia il meno conosciuto mondo del suo lavoro su carta
che prende spunto dai medesimi principi compositivi e stilistici.
L’interesse
che egli manifestò per la stampa d’arte deve essere ricondotto da
un lato al crescente rilievo assunto da questo mezzo di riproduzione
negli Stati Uniti durante gli Anni ’ 60, dall’altro a una
specificità del movimento Pop, che nella stampa d’arte trovava un
campo di sperimentazione sul segno e sul suo rapporto con il colore e
la pittura, un terreno di ricerca espressiva sulla composizione
stessa della raffigurazione.
In
questa situazione si colloca anche l’attività della Universal
Limited Art Edition (ULAE), operante ancora oggi a Long Island (New
York), ma fondata nel 1957 da Tatyana Grosman, per cui lavorarono
molti esponenti della Pop Art e lo stesso James Rosenquist. Buona
parte della produzione grafica dell’artista a partire dalla metà
degli anni Sessanta è conservata proprio negli archivi della ULAE da
cui provengono molte delle stampe esposte in mostra.
La
mostra e il relativo catalogo, che conterrà uno scritto di Sarah C.
Bancroft, Direttrice del James Rosenquist Studio, sono curati da
Vania Gransinigh, Direttore di Casa Cavazzini - Museo d’Arte
Moderna e Contemporanea di Udine.
