E’
proprio il caso di dirlo: pochi acini - e piccoli - ma decisamente
buoni! E’ questa in sintesi la vendemmia 2017 della tenuta gioiello
adagiata sulle colline fra Capalbio e il Monte Argentario, in quella
zona di confine tra la Toscana e il Lazio, famosa come Costa
d’Argento: volumi ridotti, ma un profilo qualitativo più elevato.
La siccità primaverile con le sue temperature elevate dell’estate 2017 hanno sconvolto i tempi di maturazione, con cicli vegetativi anticipati anche di 20 giorni, e hanno imposto di giocare d’anticipo: la vendemmia è stata inaugurata lo scorso 4 Agosto, a partire dai varietali precoci, che necessitano di maggiore attenzione per potrer preservare aromi e acidità come Chardonnay, Merlot e Vermentino, raccolti prima di Ferragosto.
A
seguire gli altri varietali, cioè Cabernet Sauvignon, Franc,
Grenache, Syrah e per ultimo toccherà al Petit Verdot. “In
questo frangente l’uso di una cella di raffreddamento per abbassare
rapidamente la temperatura dei grappoli appena raccolti è una
fortuna per la cantina: questo trattamento preserva l’uva
dall’ossidazione degli aromi e impedisce anche l’inizio di
fermentazioni non desiderate.Una vendemmia da record sotto tutti i
punti di vista, e tra le più scarse in termini quantitativi dal
Dopoguerra, stando ai dati ufficiali. La saggezza popolare vorrebbe
che le quantità ridotte venissero compensate da una qualità
eccellente, ma è sempre difficile fare previsioni che si traducano
in certezze. Viste le premesse particolari di questa annata anomala
“abbiamo deciso di vendemmiare molto in anticipo per preservare
l’acidità dell’uva e quindi la freschezza del futuro vino:
questa scelta assicurerà vini fruttati, vibranti ma comunque corposi
anche se non avranno il potenziale tannico di annate come 2010 o
2013”, commentano dalla cantina. Ora non resta che aspettare che il
vino faccia il suo percorso di affinamento e attenderlo alla prova
“nel bicchiere”.
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