L’ampio sguardo altri non è che un work in progress fotografico che va a ritrarre l’Europa espandendo i suoi confini includendo persone che si uniscono e allo stesso tempo si amalgamano contro leggi e balzelli, in modo da creare un’identità locale interconnessa dove sia i bisogni che le solitudini tendono ad assomigliarsi. Il lavoro che ne consegue è l'impressione decisamente vivida di questo processo, che appare sproporzionato, ma viene fatto con la volontà di poter diventare uno sguardo disincantato sugli stereotipi per poter mescolare le città in modo emozionante senza seguire un rigore geopolitico.
Con l'antica macchina analogica Leika M2 Stellari ha così fotografato alcune città europee, usando sempre la stessa pellicola 3200 Asa sia per la notte che per il giorno; inseguendo quelli che potevano essere i momenti di rivelazione di un’umanità improvvisa e l'elegia di luoghi in attesa di un'inevitabile trasformazione come: il porto di Oslo in una giornata di vuoto assoluto o anche una coppia che si bacia in un club di Londra. Il lavoro è in analogico, in bianco e nero, proprio perché vuole testimoniare un momento che non può essere cambiato o corrotto.
Questa primissima mostra della La città d’Europa: L’ampio sguardo, che è stata volutamente concepita per questo periodo di crisi usando la stampa “blue back matte” in modo da rendere “godibile ma accessibile” la fotografia d’autore mantiene un’alta qualità tecnica sulle foto che saranno in vendita durante la mostra.
Alessandro Stellari:
Nasce a Milano nel 1974, si diploma in montaggio alla Scuola Civica di Cinema, Televisione e Nuovi Media a Milano. Come aiuto regista dal 1998 ha collaborato, tra gli altri, con Luca Guadagnino, Bocola e Vari e Francesco Fei.
Fotografo fin da giovanissimo dal 2004 si occupa in maniera continuativa di fotografia con pubblicazioni per magazine e siti internazionali. E' presente al XXVII Winter Festival di Sarajevo con We got lost in Sarajevo ed espone il progetto Verrà Salcuta realizzato in Romania presso una comunità Rom, alla fiera Fà la cosa giusta edizione 2008 e alla Feltrinelli di Monza nel 2009.
Nel 2010 il Frida di Milano ospita la sua personale da Maria; partecipa alla collettiva di The Photograper a Milano con Trip back To Vietnam. E' presente nel libro Visioni in giallo del 2012; ha realizzato la copertina del libro Il capitale delle relazioni edizioni Altraeconomia 2010 e il retro di copertina del volume Da questo libro presto un film edizioni Mondadori 2011.
Per maggiori informazioni: www.osteriadelbiliardo.com
