sabato 9 marzo 2019

Ames Living, a IMM Cologne 2019

Con cana fa il proprio debutto, in occasione della IMM Cologne 2019, il primo mobile nato dalla fantasia di Pauline Deltour per ames: l’originale sgabello lo trovate disponibile in tre vibranti colori e altri sono in programma.

La seduta di cana è intrecciata a mano con caña flecha , un materiale naturale che si ottiene dalla varietà di palma che ha lo stesso nome. Il telaio dello sgabello è realizzato in acciaio verniciato a polvere. La sua gamma di colori, unita alla particolare tecnica di realizzazione, rende lo sgabello cana un pezzo unico e disinvolto.


Qualcosa di più di un copricapo: il sombrero vueltiao è un accessorio tradizionale colombiano. La sua produzione in un materiale simile alla canna da zucchero, la caña flecha , è una vera opera d’arte e viene eseguita dai master artesanos , dei veri e propri artisti.

Anche lo sgabello cana, ispirato al tradizionale sombrero vueltiao , è realizzato con fibre di palma intrecciate per ames esclusivamente da artesanos selezionati. Cana simboleggia non solo un copricapo colombiano: la sua forma ricorda anche un macaron, l’amato dolcetto alla meringa francese. Un omaggio della designer alla sua patria? Per quanto riguarda i colori, Pauline Deltour ha tratto ispirazione soprattutto dai suoi viaggi in Colombia: ha trasferito nel design dei suoi prodotti i colori piacevoli, luminosi e soprattutto chiari delle case di quel Paese.

La lavorazione tradizionale della caña flecha si fa risalire agli Zenú, una popolazione indigena del Nord della Colombia. Particolarmente noto per questa speciale varietà di palma è il Departamento di Córdoba, che si affaccia sull’Atlantico. Anche il sombrero vueltiao è originario di quest’area.

La varietà di palma caña flecha trova diverse applicazioni nella regione; per gli oggetti intrecciati e lo sgabello cana di ames vengono utilizzate tuttavia solo parti delle foglie, più precisamente la costa centrale. L’artesano la estrae e pulisce poi le fibre con un coltello fino a quando la sostanza carnosa della palma non è sparita.

Comincia poi il processo di colorazione: in questa fase si separano le coste di palma contenenti già pigmenti colorati naturali da quelle che non ne hanno. Solo le fibre pigmentate vengono ammorbidite per tre giorni in una miscela di sedimenti arricchita con sostanze alcaline, lavate e infine cotte con prodotti locali come jagua, divivi, bija o bucce di banane all’interno di una grande pentola di ceramica. È in questo modo che si forma il particolare spettro di colori di cana.

Per maggiori informazioni: www.amesliving.de