Con
cana fa il proprio debutto, in occasione della IMM Cologne 2019, il
primo mobile nato dalla fantasia di Pauline Deltour per ames:
l’originale sgabello lo trovate disponibile in tre vibranti colori
e altri sono in programma.
La seduta di cana è intrecciata a mano con caña flecha , un materiale naturale che si ottiene dalla varietà di palma che ha lo stesso nome. Il telaio dello sgabello è realizzato in acciaio verniciato a polvere. La sua gamma di colori, unita alla particolare tecnica di realizzazione, rende lo sgabello cana un pezzo unico e disinvolto.
Qualcosa
di più di un copricapo: il sombrero vueltiao è un accessorio
tradizionale colombiano. La sua produzione in un materiale simile
alla canna da zucchero, la caña flecha , è una vera opera d’arte
e viene eseguita dai master artesanos , dei veri e propri artisti.
Anche
lo sgabello cana, ispirato al tradizionale sombrero vueltiao , è
realizzato con fibre di palma intrecciate per ames esclusivamente da
artesanos selezionati. Cana simboleggia non solo un copricapo
colombiano: la sua forma ricorda anche un macaron, l’amato dolcetto
alla meringa francese. Un omaggio della designer alla sua patria? Per
quanto riguarda i colori, Pauline Deltour ha tratto ispirazione
soprattutto dai suoi viaggi in Colombia: ha trasferito nel design dei
suoi prodotti i colori piacevoli, luminosi e soprattutto chiari delle
case di quel Paese.
La
lavorazione tradizionale della caña flecha si fa risalire agli Zenú, una popolazione indigena del Nord della Colombia. Particolarmente
noto per questa speciale varietà di palma è il Departamento di
Córdoba, che si affaccia sull’Atlantico. Anche il sombrero
vueltiao è originario di quest’area.
La
varietà di palma caña flecha trova diverse applicazioni nella
regione; per gli oggetti intrecciati e lo sgabello cana di ames
vengono utilizzate tuttavia solo parti delle foglie, più
precisamente la costa centrale. L’artesano la estrae e pulisce poi
le fibre con un coltello fino a quando la sostanza carnosa della
palma non è sparita.
Comincia
poi il processo di colorazione: in questa fase si separano le coste
di palma contenenti già pigmenti colorati naturali da quelle che non
ne hanno. Solo le fibre pigmentate vengono ammorbidite per tre giorni
in una miscela di sedimenti arricchita con sostanze alcaline, lavate
e infine cotte con prodotti locali come jagua, divivi, bija o bucce
di banane all’interno di una grande pentola di ceramica. È in
questo modo che si forma il particolare spettro di colori di cana.
Per
maggiori informazioni: www.amesliving.de