JoeVelluto
(JVLT), studio di Design e di comunicazione di Vicenza, firma
l’allestimento e il progetto di identità visiva della mostra “The
Shapes of Water”, organizzata da Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale, curata da Triennale Design Museum
team, la cui prima tappa sarà al Msheireb
Enrichment Centre di Doha, in Qatar.
La mostra si pone come una ricognizione di progetti di social design e product design legati ai vari impieghi dell’acqua. JoeVelluto è il rappresentante per l’Italia, che insieme ad altri 7 artisti e designer, esporrà un progetto inedito legato al tema della conservazione e trasporto dell’acqua.
La
mostra The Shapes of Water - partendo da Doha farà poi altre tre
tappe nei paesi del golfo - nasce dalla volontà di rivendicare la
vocazione specificamente sociale e civile della cultura del progetto
invitando i designer dei vari paesi affacciati sul Mediterraneo e sul
Golfo a progettare degli oggetti ad hoc legati ai vari usi
dell’acqua, ai bisogni che soddisfa, ai desideri che accende.
Il
governo dell’acqua e il suo impiego sono da sempre, questioni di
interesse progettuale, tuttavia, da quando è percepita come risorsa
limitata, l’acqua-da-bere è diventata sempre più materia di
progettazione, merce preziosa, elemento di business, status di
qualità.
Fondamentale
e particolarmente significativo, l’allestimento, fluido come il
tema che viene trattato. Prende ispirazione proprio da una delle
città Invisibili di Calvino, Zenobia, che sorge su altissime
palafitte che danno forma ai desideri che determinano il carattere
della città.
A
guidare il visitatore, un lungo telo in PVC lucido posizionato al
suolo che simula un corso d’acqua, attorno al quale sono collocate
delle strutture in legno (tavoli e pannelli) che richiamano le
palafitte e costituiscono il piano d’appoggio per gli oggetti in
esposizione.
"Ora
dirò della città di Zenobia che ha questo di mirabile: benchè
posta su terreno asciutto essa sorge su altissime palafitte, e le
case sono di bambù e di zinco, con molti ballatoi e balconi, poste a
diversa altezza, su trampoli che si scavalcano l'un l’altro
[…]. Detto questo, è inutile stabilire se Zenobia sia da
classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in
queste due specie che ha senso dividere la città, ma in altre due:
quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la
loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a
cancellare la città o ne sono cancellati.” (da: Le Città
Invisibili di Italo Calvino)
La
mostra si divide in ben due sezioni. Nella prima, viene proposta una
ricognizione di oggetti legati ai vari usi dell’acqua (coltivare,
condensare, depurare, dissetare, filtrare, lavare, raccogliere,
trasportare conservare) progettati e realizzati da designer
internazionali. Sono stati selezionati soprattutto progetti capaci di
proporre soluzioni innovative al tema della scarsità della risorsa.
Nella
seconda sezione vengono invece presentati degli oggetti creati ad hoc
che riflettono principalmente sulla funzione primaria del dissetare:
una serie di reinterpretazioni della forma archetipica della giara,
declinata rispetto a problematiche ed esigenze connesse al paese
d’origine dei designer coinvolti con una particolare attenzione a
lavorazioni, tecniche e materiali tipici e tradizionali.
Dalle
culture, tradizioni, linguaggi e saperi diversi, anche se vicini, i
progetti dei vari designer vanno a costruire una trama di riflessione
che rivendica all’acqua, la sua natura unificante e connettiva per
tutti i paesi che dal Mediterraneo o dal Golfo traggono storia
risorse e identità.
Dal
dettaglio all’insieme, JoeVelluto da sempre esplora la creatività
nelle sue forme più svariate: prima fra queste un’attività
pura di visione, ricerca critica, didattica e sperimentazione di
nuove forme di espressione nell’ambito del design e della
comunicazione. Non un semplice allestimento quindi quello di The
Shapes of Water ma un vero e proprio “messaggio in grado di
contenere altri messaggi” incastonati nell’anima di ciascuna
opera.
(JVLT)
nel corso degli anni ha curato l’art direction di numerose aziende
del settore design, partendo dalla progettazione di nuovi prodotti
fino allo studio dell’immagine integrata e della comunicazione
generale. Progetti articolati e ambiziosi, anche segnalati e premiati
nell’ambito di prestigiosi premi internazionali quali il Compasso
d’Oro ADI o entrati a far parte di importanti esposizioni
internazionali permanenti come il Die Neue Sammlung (Design Museum di
Monaco).
Con
l’allestimento della prestigiosa mostra The Shapes of Water si
aggiunge un nuova, importante dimostrazione per lo studio di Maragno
e Tasca che conferma così una vocazione artistica, Internazionale e
particolarmente attenta ai temi dell’etica e della spiritualità.
Dentro
la mostra verranno esposti progetti inediti sul tema water e progetti
già editati in altre mostre passate; tra questi anche “Razione
H2O” e “Saver” progettati da JoeVelluto, e altri progetti di
designer tra i quali Iacchetti, Fioravanti,
Ragni, Diamanti, Damiani.
JoeVelluto,
con la sua opera inedita H2GOD, sarà
l’unico rappresentante per l’Italia, accanto a Designer
provenienti da Giordania, Bahrain, Turchia,
Grecia, Libano, Croazia.
H2GOD
è il progetto di Jara firmato da JoeVelluto per la mostra. In
un prossimo futuro non molto lontano, l’acqua diventerà una
risorsa talmente indispensabile e preziosa che potrebbe diventare una
sorta di nuova religione. H2GOD rappresenta simbolicamente il nuovo
idolo da adorare: un monolito totalmente nero (rif. Odissea nello
Spazio 2001) con una ghiera posta sulla sommità che serve per
convogliare l’acqua piovana (che sarà sempre più rara a causa del
riscaldamento globale) all’interno della giara.
Per
maggiori informazioni: www.joevelluto.it